Pinkie, il villaggio magico dei sogni: tra fantasia, illusioni e stranezze senza tempo
In un posto molto molto lontano prende forma un piccolo e grazioso villaggio chiamato Pinkie, tutto rosa. È un paese “quasi invisibile”, situato negli “abissi più profondi della mente”, nessuno lo ha mai conosciuto e non è del tutto facile accedervi, forse per pochi ma se si vuole arrivare, c’è una via da intraprendere, usa la fantasia e sarai arrivato in men che non si dica.
Pinkie è suddivisa in quattro piani chiamati sobborghi: al primo troviamo Sobborgo Utópia, al secondo Sobborgo Illusione, al terzo Sobborgo Stranezza e al quarto Sobborgo Stravaganza.
Per entrare nel sobborgo si ha solo bisogno del miglior sorriso e delle buone intenzioni
Questo è un villaggio particolare perché si sviluppa lungo una linea verticale, ogni Sobborgo ha il suo colore di riferimento, ha la propria cultura ed identità, i propri valori e principi, per entrare nei rispettivi piani c’è bisogno di “calarsi e scendere” nelle abitudini del piano. Ogni abitante ha un Pass del Sobborgo di riferimento. Sul tetto del villaggio troviamo, inoltre, un alveare, una fontana ed un carillon, una sorta di prolungamento del Sobborgo Stravaganza. Ad animare i differenti piani ci sono poi i vari personaggi della storia.

Sobborgo Stravaganza
Al quarto ed ultimo piano ci sono invece quelli più eccentrici, i più rivoluzionari, quelli, forse, anche più consapevoli. Sobborgo Stravaganza è forse il piano più popolato, ma anche quello più all’avanguardia e completo di tutto. Si estende dal tetto fino al Regno degli Ultimi come ultima abitazione. Qui è importante imparare ad accettare la vita per quello che è, impegnarsi per non ripetere gli stessi errori. In questo piano si apprende, inoltre, che nulla è eterno e che la vita è un ciclo al quale dobbiamo “rispondere” al meglio. In questo Sobborgo c’è l’obbligo di “costruire” e di crescere con l’attitudine principale a sorridere e ad essere gentili, infatti si ha accesso al piano, solo se si è garbati e graziosi. Importante è presentarsi con una “presa di coscienza scritta “.
Sobborgo Stranezza
Al terzo Sobborgo ci sono invece gli “Strambi”. In questo piano regna la particolarità, la franchezza e la stranezza, infatti si è strani al punto giusto, senza voler sembrare altro e ,cosa più importante, si apprezzano molto per quello che sono. Sentono il bisogno di preservare i loro lati unici perché consapevoli del fatto che l’autenticità è un tratto distintivo e ne vanno molto fieri. Nonostante le loro stranezze, non sono cattivi, sono solo insoliti e singolari.
L’invito è quello di rimanere esattamente se stessi, senza fare caso a ciò che lo “schema” e gli altri, dicono o chiedono. Quelli del terzo piano se ne fregano di tutti e sono adorabili. Per entrare in questo Sobborgo basta essere diversi ed offrire una bizzarria, sarete senz’altro benvenuti.


Sobborgo Illusione
Al secondo piano, Sobborgo Illusione, troviamo invece gli “illusionisti”. Sono abili, quasi come dei maghi, sanno cambiare prospettive, distrarre e, a volte, anche manipolare, conoscono alla perfezione come fare per influenzare, sono degli eccellenti intrattenitori in grado di “trascinare via” con le loro chiacchiere, sanno offrire svariate visioni per ammaliare.
Ascoltare gli abitanti del Sobborgo Illusione significherebbe deviare dai veri obiettivi e sani desideri. Cerca di non “perderti” e continua a vibrare della tua unica energia, non lasciarti incantare, a volte, vendono “illusioni e fumo”, per entrare in questo piano occorrerà essere leggeri ma anche capaci di raccontare e vendere frottole.
Sobborgo Utopia
Al primo piano ci sono gli “utopiani o chimeriani”, cioè quelli che inseguono continuamente quel “vento nuovo”, quel sogno, quel desiderio o delirio e in base, a questa presa di coscienza, vivono. Sono quelli che rincorrono, il più delle volte, esperienze e sogni nuovi, rimanendo, in ogni caso, i più coraggiosi e curiosi del villaggio. Quelli del primo piano sanno decisamente “volare lontano“. Per entrare nel sobborgo è necessario avere un sogno.

Per concludere
Nel villaggio di Pinkie tutto può succedere e nessuno invecchia mai, gli abitanti rimangono giovani e belli a modo loro. È un paese “magico” dove tutti sanno che la parola d’ordine è fantasia poiché consapevole che, oggi, al “mal di vivere”, si ha bisogno solo di una sana alternativa per “volare via”. Pinkie Il villaggio dei sogni e delle mille sfumature di rosa.